L’Associazione Italiana Pallavolisti ha seguito con grande attenzione il dibattito nazionale che, in queste ore, ha coinvolto il mondo della pallavolo italiana in relazione a comportamenti segnalati durante una gara di Serie A1 Femminile.
Come AIP ribadiamo con fermezza che ogni forma di violenza verbale o attacco alla dignità delle persone è inaccettabile e non ha spazio nella nostra comunità sportiva, indipendentemente dal ruolo o dal fatto di essere spettatori paganti.
Spesso si afferma che “il nostro sport è differente”: è vero, ma va ricordato che giocatori e giocatrici sono prima di tutto esseri umani, possono sbagliare, ma questo non può mai giustificare il ricorso all’insulto o all’offesa personale.
La pallavolo è uno sport costruito su valori di rispetto, inclusione e fair play, principi che devono essere perseguiti con coerenza da tutte le componenti del movimento: atleti, società, istituzioni e pubblico.
Lo spogliatoio di AIP ripudia con decisione comportamenti incivili e offensivi, di qualunque natura essi siano, che travalichino la sana competizione sportiva e offendano la persona che gioca, lavora e si impegna quotidianamente per la propria squadra e per lo sport. Tali condotte non rappresentano né la cultura della pallavolo né il modo in cui vogliamo viverla e promuoverla in Italia.
Crediamo fermamente in uno sport vissuto come esperienza positiva, da praticare e seguire anche insieme alle famiglie, in un clima di rispetto reciproco, dove la passione per la competizione non si traduca mai in offesa verso l’altro.
Allo stesso tempo riconosciamo l’importanza di affrontare ogni situazione con responsabilità e attraverso un corretto processo di accertamento dei fatti, evitando giudizi sommari e contribuendo a costruire un ambiente sportivo sano e sicuro per tutti.
L’Associazione Italiana Pallavolisti invita l’intero movimento affinché episodi contrari ai principi fondanti dello sport siano efficacemente prevenuti e, qualora accertati, affrontati con le dovute sanzioni e con la massima chiarezza.
